venerdì 21 novembre 2014

Interstellar

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 Tutto il film si può riassumere con questa frase: "L'amore è l'unica cosa che trascende il tempo e lo spazio." Si, Nolan usando la fantascienza vuole parlare dell'amore. Cooper, interpretato da un bravissimo Matthew McConaughey, decide di partire per lo spazio, non per salvare l'umanità, ma per salvare la figlia Murph. E' l'amore che ci salverà tutti ed è questo sentimento ci rende umani. Dante direbbe che è "l'amor che move il sole e le altre stelle". Una citazione mai così azzeccata visto che parliamo di un film ambientato nello spazio.

L'ultimo film di Christopher Nolan è un omaggio alla fantascienza pura, anche se in alcune scene c'è una regia da thriller, aiutata dalle musiche di Hans Zimmer. Interstellar è il 2001: Odissea nello spazio moderno. Mentre invece il paragone con Gravity non ce lo vedo proprio. Il film di Cuaron non ha una vera sceneggiatura ed è girato tutto al computer, l'esatto contrario del film di Nolan. Non arriva ai livelli di Memento, The Prestige e Il cavaliere oscuro, ma è un vero capolavoro della fantascienza moderna. 

Il film è stato molto criticato per l'inesattezze scientifiche. Io mi chiedo: siamo tutti diventati all'improvviso tutti scienziati e astrofisici? Nolan ha avuto pure la consulenza di un grande scienziato come Kip Thorne che è stato anche il produttore esecutivo del film. Criticare il film vuol dire criticare Thorne. Ricordiamo che è il film è fantascienza, non un documentario. Le teorie scientifiche non sono il fulcro della storia, ma l'emozione che si prova per via della storia e degli attori come Matthew McConaughey, Jessica Chastain e Mackenzie Foy. Proprio per l'emotività sembra un film spielberghiano e infatti il fratello Jonathan l'aveva scritto per il regista americano, ma poi Christopher l'ha adattato alle sue corde. 

Sebbene il film sia lineare, non una narrazione complessa come Memento e The Prestige, è presente la tematica del tempo. A simboleggiare questo tema è l'orologio che regala Cooper alla figlia Murph prima di partire e troverà il suo culmine nel climax del film.

Non andartene docile in quella buona notte,
I vecchi dovrebbero bruciare e delirare al serrarsi del giorno;
Infuria, infuria, contro il morire della luce.