martedì 30 dicembre 2014

Inception nella serialità televisiva

Il fascino di Inception di Christopher Nolan risiede nel fatto che, parlando di sogni, è un film psicoanalitico. Si esplora così l'inconscio di Cobb dove troviamo il senso di colpa che lo tormenta, nel vero senso della parola. Quando viaggia nei sogni trova sempre la proiezione della moglie defunta e il desiderio di ricongiungersi con i suoi due bambini. Un altro concetto espresso da Inception è che spesso non si è consapevoli di essere in un sogno, come sottolinea lo stesso Cobb "I sogni sembrano reali fino a quando ci siamo dentro...Solo quando ci svegliamo ci rendiamo conto che c'era qualcosa di strano." E' probabilmente per questo motivo che alla fine Cobb non vede nemmeno se la trottola cade o no, preferisce stare con i figli, che siano reali o no. Proprio per la sua struttura e la sua tematica, Inception è stato omaggiato in varie serie televisive. Vediamo quali.





La prima serie televisiva di cui andremo a parlare è addirittura antecedente al film di Nolan. Infatti, Il prigioniero è del 1967 ed è la serie preferita da Nolan. In questa serie troviamo un ex agente dei servizi segreti britannici, interpretato da Patrick McGoohan (creatore della serie), viene fatto prigioniero in posto chiamato il Villaggio. Il prigioniero, conosciuto solo come Numero 6, non se ne può andare finché non rivela al Numero 2 il motivo per cui si era dimesso dai servizi segreti. Nell'episodio Dormire, forse sognare (A. B. and C.) il Numero 2, con l'aiuto del Numero 14, decide di ricorrere alla manipolazione dei sogni per scoprire il segreto del Numero 6, e interagisce perfino con il prigioniero nel suo sogno. Suona familiare? Ah, dimenticavo, nel pilot compare un personaggio che si chiama Cobb.



Nell'episodio E alla fine arriva mamma (How i wet your mother) de I Simpson Homer vuole scoprire per quale motivo urina a letto. Grazie a un macchinario inventato dal professor Frink, i Simpson viaggiano nei sogni di Homer per scoprirne il motivo. Come nel film Inception, si addentrano nei vari livelli del sogno fino ad arrivare nel limbo. L'urina è solo un macguffin, mentre invece l'episodio si concentra  di più sul rapporto con il padre e la madre defunta. C'è perfino una scena di combattimento in aria tra il professor Frink e il commissario Winchester, che ricalca la scena di combattimento di Arthur senza la gravità nel film. Ovviamente, l'episodio finisce con una trottola che gira e cade, sfortunatamente per Homer e Marge che vanno in giro nudi su una bicicletta, pensando che fosse un sogno.



Matt Groening ama così Inception che lo omaggia per la seconda volta con Futurama. Nell'episodio Gioco di toni (Games of tones), un'astronave si avvicina sempre di più alla terra, inviando dei suoni strani. Fry si ricorda di aver sentito questo motivetto nel giorno in cui è stato ibernato ma non ha nessun ricordo della provenienza di questi suoni. Per risolvere questo mistero Fry, attraverso i sogni, rivive quel giorno e tutti gli altri vedono il suo sogno attraverso uno schermo, proprio come ne Il prigioniero.
In questo sogno Fry si allontana dal suo obiettivo principale per stare con sua famiglia. Allora, tutti gli altri, compreso il presidente Nixon, entrano nel suo sogno per spronarlo a scoprire la causa di questo motivetto per salvare la terra. Alla fine dell'episodio Fry incontra nei sogni la madre ma non è un suo sogno, ma il sogno della madre che ha lo ha sempre sognato dopo la sua scomparsa, Il sogno condiviso avviene grazie a Mordicchio che premia Fry per aver risolto il mistero del motivetto. Confesso che mi sono emozionato un po' alla fine di questo episodio.





Lo special natalizio di Black Mirror è un vero capolavoro. In White Christmas due uomini vivono insieme in una casetta da cinque anni e li ritroviamo nel giorno di Natale. Uno dei due è chiuso, ma allora l'altro, quello più aperto, interpretato da Jon Hamm, conosciuto per Mad Men,  inizia a parlare e a raccontare due storie; la prima serve a spiegare il motivo per cui lui si trova qui e la seconda a spiegare la natura del suo lavoro. Allora, quello più taciturno comincia a parlare e inizia a raccontare la sua storia.
Così nell'episodio abbiamo tre storie, quattro se contiamo anche la storia di cornice. Ma, alla fine si scopre che l'intero episodio è un interrogatorio. E' un interrogatorio particolare perché la casetta non esiste e l'uomo che confessa è in realtà una proiezione del vero colpevole che nella realtà non ha mai confessato. In questo modo, attraverso una realtà virtuale e il Cookie, cioè la copia virtuale di una persona reale, si arriva nell'inconscio di una persona a trovare il suo senso di colpa, come avveniva in Inception. Tra l'altro, il Cookie crede di essere reale e qui si parla dell'ambiguità del espresso da Nolan. Aggiungiamo il fatto che  Hamm che entra in questa casetta virtuale per interagire con il Cookie ed è lo stesso concetto del sogno condiviso, espresso in Inception. Infine nell'episodio c'è la questione del tempo: nella casetta sono passati cinque anni, mentre nella realtà sono passati effettivamente solo settanta minuti, proprio come il tempo relativo nel film di Nolan.
L'episodio in sé è davvero interessante e molto cinico: mostra l'invasione dei social media nella vita di tutti i giorni. Brooker è un genio.




Una settimana dopo dallo special natalizio di Black Mirror, nel giorno di Natale esce anche quello di Doctor Who dal titolo Last Christmas. Il Dottore e Clara si ritrovano in una base al polo Nord per aiutare degli scienziati contro la minaccia dei Granchi del Sogno che uccidono le persone attraverso i sogni. Mentre risucchiano la linfa vitale della vittima, quest'ultima sogna ciò che desidera. Infatti, Clara sogna il suo amato Pink che aveva perduto. Ma, anche qui i sogni sembrano reali e c'è inoltre il concetto del sogno dentro un altro sogno.
Così, l'aiuto per gli scienziati è solo un macguffin, mentre invece Moffat si focalizza sul desiderio non appagato dei due protagonisti: ritornare dall'altro. Oltre a Inception, viene preso qualcosa anche da Alien visto che questi Granchi del Sogno assomigliano palesemente ai facehugger del film di Ridley Scott e questo viene detto esplicitamente anche da uno degli scienziati. Per l'ambientazione aggiungerei anche La Cosa e anche questo viene sottolineato verso la fine. Inoltre il finale dell'episodio ricalca quello di Inception: se l'inquadratura finale del film di Nolan mostrava una trottola che gira, l'inquadratura finale di questo episodio mostra un mandarino che funge da totem.





La grandezza di Inception risiede nel fatto che anche le serie televisive prendono in prestito le tematiche e la struttura del film di Nolan per regalarci grandi episodi.