Steven Moffat e Mark Gatiss prendono il personaggio creato da Arthur Conan Doyle e lo trasportano nell'era moderna. L'inquilino di Baker Street si ritrova a indagare con gli smartphone e tutti gli strumenti moderni. Questo è Sherlock. Invece, con lo speciale natalizio di quest'anno, La sposa abominevole (The Abominable Bride) riportano Sherlock Holmes e il suo fido assistente John Watson nella loro ambientazione originale ossia la Londra vittoriana.
Sherlock si ritroverà a indagare così su un caso misterioso: una sposa che prima spara su dei passanti, poi si spara in bocca e poi ritorna ritorna in vita per uccidere il proprio marito. Si ha così la trama di un racconto gotico che ricorda per le atmosfere Il mastino di Baskeville. Tutti credevamo che fosse uno speciale slegato dalla terza stagione, ma piano piano scopriamo che i primi sessanti minuti di questo episodio avvengono nella testa di Sherlock ed è impossibile non notare analogie con Inception.
In Inception Cobb e la sua squadra entravano nell'inconscio degli altri attraverso i sogni per rubare o per innestare le idee. In The Abominable Bride Sherlock ricorre al suo mind palace, il palazzo mentale, che ha lo stesso meccanismo di un sogno lucido, per capire come sia ritornato in vita Moriarty, e questo si ricollega alla scena finale del terzo episodio della terza stagione.
Nel film di Christopher Nolan il tempo onirico scorre diversamente dal tempo reale. Nel mind palace passano alcuni mesi da quando l'ispettore Lestrade racconta il caso della sposa abominevole a Sherlock, mentre invece nella realtà sono passati solo cinque minuti da quando Sherlock entra nel suo palazzo mentale, dopo aver visto il messaggio di un redivivo Moriarty, e ne esce dopo che l'aereo è atterrato. Da notare che sia in Inception che in The Abominable Bride il tempo reale si svolge su un aereo.
Se Mal era la antagonista di Cobb nei suoi sogni, anche Sherlock ha qualcuno che lo tormenta nel suo mind palace: Moriarty. E' interessante notare che sia Mal che Moriarty sono personaggi defunti che però ritornano in vita nell'inconscio di Cobb e Sherlock.
Verso la fine Sherlock, dopo aver risolto il caso, capisce che potrebbe rimanere bloccato dentro il suo mind palace e decide di buttarsi nelle cascate di Reichenbach insieme a Moriarty, proprio come nel racconto originale (L'ultima avventura). Non vi ricorda qualcosa? Cobb e la sua squadra per non rimanere bloccati nei sogni dovevano svegliarsi attraverso il calcio ovvero la sensazione di cadere.
Il finale dell'episodio ricorda molto il finale di Inception. E' il Sherlock moderno che ha sognato di essere il Sherlock vittoriano o il Sherlock vittoriano che si è immaginato di vivere nell'era moderna?
Quello che abbiamo alla fine non è un puro fanservice, ma un ottimo episodio introspettivo, come del resto lo era Inception, dove vengono mostrate le paure di Sherlock: avere suo fratello Mycroft più intelligente di lui e non avere più John al suo fianco.