venerdì 26 settembre 2014

Insomnia

Image and video hosting by TinyPic Il detective Dormer va in Alaska per indagare su un omicidio di una giovane ragazza. Qui si ritroverà a fare i conti con il Sole di Mezzanotte cioè il sole non tramonta mai e, a causa di questo, Dormer non riesce a dormire. In realtà il vero motivo della sua insonnia è un altro e fa parte del suo passato.
Da questa premessa Nolan dirige Insomnia, remake omonimo di un film norvegese,  ed è l'unico film in cui non si è occupato della sceneggiatura. E' un thriller psicologico dove l'indagine sull'omicidio della ragazza è solo un macguffin poiché ciò che assistiamo è l'indagine sulla psiche del detective Dormer e sul perché non riesce a dormire. Il confronto con l'assassino della ragazza gli fa tirare i suoi demoni interiori e capisce di non essere poi così diverso dall'uomo a cui sta dando la caccia.  Non esistono buoni e cattivi, ma chiunque può compiere un delitto poiché il male fa parte dell'uomo.  Ci viene mostrato così  un pessimismo che verso la fine sparisce (il finale mi ha ricordato quello del capolavoro che si chiama L'uomo senza sonno, che trattava temi simili), diversamente dall'originale che lo manteneva e non c'era speranza di salvezza per il detective interpretato da Stellan Skarsgård.
Nolan sforna un film che è lontano dalla sua poetica, ma riesce a esprimere bene l'angoscia che si sente per tutto il film. Riesce a dirigere bene tre oscar, il bravissimo Al Pacino, Robin Williams calato nel ruolo ben riuscito di un cattivo e per finire Hilary Swank. Un film minore insieme a Following, ma a differenza del suo esordio qui c'è una vera regia.

venerdì 19 settembre 2014

Memento

Image and video hosting by TinyPicNella prima scena assistiamo a un omicidio. L'assassino, dopo aver ucciso la sua vittima con un colpo di pistola, immortala questo momento con una polaroid. Nolan ci mostra tutta questa scena al reverse perché ci vuole introdurre al tipo di narrazione che stiamo per assistere: tutte le sequenze del film, a parte quelle in bianco e nero, sono montate a ritroso. In questo modo la scena iniziale è in realtà la scena finale. Una narrazione non lineare che non è semplice esercizio di stile che potremmo vedere in un altro qualsiasi film. No, Nolan fa questa scelta perché vuole farci mettere nella stessa condizione di Leonard Shelby, un detective delle assicurazioni che non riesce a ricordare e ha un solo scopo nella vita: vendicare la moglie morta. Così, Leonard è un uomo senza ricordi. Per ricordare usa degli espedienti. Fa continuamente foto istantanee con la sua polaroid. Sono ricordi fittizi perché possono essere manipolati. I ricordi possono essere distorti, sono la nosta interpretazione, non la realtà, come afferma lo stesso Leonard. I tatuaggi sono un'altra maniera che lui usa per ricordare e si è tatuato anche il nome dell'assassino di sua moglie, John G. Questi tatuaggi non sono altro che un modo per rimettere nel proprio corpo ricordi che ha perduto e che continua a perdere. Sono i ricordi ciò che definisce un uomo. Non avere più ricordi crea una scissione nell'io di Leonard, sebbene l'unico ricordo che vorrebbe dimenticare è quello della moglie morta. Non riesco a ricordarmi di dimenticarti. Per capire il senso delle azioni di quest'uomo lo spettatore deve ricostruire il puzzle dei ricordi di Leonard e infatti Memento è il puzzle film per antonamasia. Christopher Nolan, basandosi su un racconto scritto dal fratello Jonathan (che lo potete leggere in italiano qui, tradotto e pubblicato dallo staff di Christopher Nolan Italia) scrive e dirige un thriller psicologico che assume quasi la connotazione di una tragedia greca.

venerdì 12 settembre 2014

Following

Visto che a novembre esce Interstellar, il nuovo film di Christopher Nolan, ogni settimana parlerò di un suo film per esaminare la filmografia di questo geniale regista. Cominciamo con il suo film d'esordio.

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Nolan è sempre stato bravo a fare nei suoi film. Per i neofiti un teaser non è altro che una scena iniziale del film che vuole accattivare lo spettatore fin dall'inizio. Il teaser di Following ci mostra delle mani che indossano dei guanti e che stanno rubando degli oggetti. Nolan in questo modo ci sta introducendo il tema dei furti e l'intero film ci parla di un furto particolare che coinvolgerà il protagonista.

La storia riprende tutti gli elementi del noir, genere che Nolan ha sempre amato. C'è uno scrittore che non riesce a scrivere e per trovare l'ispirazione inizia a pedinare la gente finché non si imbatte in un ladro, Cobb, che lo inizierà ai furti. Le cose prenderanno una brutta piega quando lo scrittore si innamora di una delle sue vittime. Il film è un omaggio al noir e infatti è stato girato in bianco e nero.

La storia in sé non è originale (mi ha ricordato vagamente Viale del tramonto, film che Nolan adora), ma è originale il modo in cui viene raccontata la storia. C'è qui una narrazione non lineare. Si va avanti e indietro nella storia continuamente. Questo tipo di intreccio, tipico della sua poetica, anticipa Memento

Following è un suo film minore, ma è un buon esordio considerando che è un film low budget. Nolan ha girato il film con i suoi amici e ha pure coinvolto nella lavorazione i suoi familiari, il fratello Jonathan era qui in veste di macchinista e suo zio John interpretava un poliziotto. Si può dire così che il film è quasi un prodotto amatoriale, ma che ha avuto un'ottima idea. Qui Nolan è ancora un filmmaker, ma acquisterà il titolo di regista con il suo secondo film, Memento.