Cosa fa di un festival cinematografico un festival cinematografico? Innanzitutto i film, provenienti da ogni parte del mondo, che vengono proiettati in versione originale. Poi, ci sono gli attori che sfilano sul red carpet. Infatti, un festival cinematografico è un grande momento per lo spettatore medio incontrare il proprio attore e/o regista preferito per chiedergli l'autografo o farsi un selfie insieme a loro. Per non parlare del fatto che si ha l'occasione di vedere il film con il regista e il cast presenti in sala. Questo è essenzialmente un festival cinematografico e nel mondo quelli più importanti sono tre: Berlino, Cannes e Venezia. In Italia quelli più importanti sono la Festa del Cinema di Roma e la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Ma tra i due chi vince? Ora farò un confronto tra i due e prenderò in esamina le edizioni di quest'anno, anche perché a Venezia ci sono andato quest'anno per la prima volta.
Il festival del cinema di Venezia è il festival cinematografico più antico nel mondo poiché la prima edizione si è tenuta nel 1932. Mentre invece il festival del cinema di Roma ha compiuto recentemente solo 10 anni. Direi che ha più esperienza Venezia.
Il festival del cinema di Venezia non si tiene propriamente a Venezia, ma al Lido che è una sottile isola che si trova nella laguna di Venezia. Nel periodo della mostra il Lido si trasforma in una vera isola del cinema. Il festival del cinema di Roma invece si tiene all'Auditorium Parco della Musica. Diciamoci la verità, è più suggestivo un'isola che un auditorium.
Gli schermi dell'Auditorium non è che siano il massimo per vedere i film, anche perché l'Auditorium è stato costruito per farci i concerti e poi quest'anno hanno levato la Santa Cecilia che era la sala più grande dell'Auditorium. Mentre invece con la sala Darsena e la sala Grande di Venezia ti puoi godere a pieno un film.
Per raggiungere il Lido si deve prendere il vaporetto e quelli che portano al Lido sono il 2 e il 20. Agli accreditati viene dato il biglietto per viaggiare sul 2 e questo biglietto vale per solo per il periodo del festival, Per andare da San Zaccaria al Lido ci si mette circa 20 minuti. Per andare invece all'Auditorium si può prendere la navetta Cinema, autobus, metro o tram e di solito non si sa mai se arrivi in tempo per la proiezione o per l'incontro. Uno dei tanti fattori è il traffico di Roma, ma a volte succede che l'autista sbaglia strada e non si ferma dove dovrebbe, ossia l'Auditorium. Vaporetto a vita.
Sia il festival di Venezia che quello di Roma hanno le postazioni radiofoniche. A Venezia in una sala dell' Exelcelsior ci sono quelli di Hollywood Party (noto programma radiofonico di Radio Tre sul cinema) che fanno le dirette. All'Auditorium invece ci sono quelli invece di Radio 2 che fanno le dirette dal pomeriggio alla sera. E' molto più figo Hollywood Party.
Per quanto riguarda la carta, il festival di Venezia ha il giornaliero di Ciak dove puoi trovare le sinossi dei film del giorno, le interviste a registi e attori, le classifiche dei film secondo la critica e il pubblico del festival e i tweet cattivi sul festival. Invece il festival di Roma ha solo una rivista settimanale fatta da Mymovies dove si possono trovare le sinossi dei film giorno per giorno. Vince decisamente Ciak anche perché solo lì puoi trovare le recensioni di Stefano Disegni sui film del festival e, se conoscete bene Disegni, sapete che le sue recensioni sono fatte per stroncare i film in modo satirico.
All'Excelsior si possono prendere Martini gratis e anche qualcosa da sgranocchiare. Si può dire quindi che verso le 18 si può fare un aperitivo gratis. All'Auditorium invece hanno messo un erogatore dove puoi prendere l'acqua gratis e si può scegliere tra naturale e frizzante. Tra l'altro le opzioni sono: bottiglia, bottiglietta e bicchiere. Direi che è una buona cosa per risparmiare soldi e non spendere ogni volta un euro e cinquanta per una bottiglietta d'acqua. Tra acqua e alcool, preferisco alcool. Quindi Martini a vita.
In entrambi i festival bazzicano più o meno le stesse persone. Solitamente queste persone sono giornalisti, come per esempio Emanuele Rauco o Francesco Alò. Senza dimenticare che in entrambi i festival puoi trovare lui, che chiamerò l'Hipster per ovvi motivi, e mi chiedo se sia anche lui un giornalista. Parlando di persone che frequentano i festival, in quello di Roma potete trovare i gemelli. Questi gemelli non vanno mai a vedere un film, ma si limitano a camminare avanti e indietro per l'Auditorium e osservano il flusso della gente. Se in questi dieci anni siete andati al festival del cinema di Roma, sicuramente li avrete visti qualche volta.
Il personale del festival del cinema di Roma non è un grande personale. Sono di un'acidità quando ti dicono di non alzare il badge per prendere meglio il codice a barre e sono inquietanti quando durante la proiezione vagano con i loro visori notturni alla Splinter Cell. Il personale del festival di Venezia invece sono più gentili e non ti rompono le palle se hai un cellulare acceso. Poi del personale di Venezia ho impresso il sorriso che mi faceva l'hostess carina quando uscivo dal bagno della sala Darsena.
Al festival del cinema di Roma, oltre alle proiezioni, puoi assistere agli incontri con attori e registi, ma quest'anno ci sono stati anche incontri con personaggi che non erano legati al mondo del cinema come Renzo Piano e Riccardo Muti. Per assistere agli incontri bisogna subito comprare il biglietto altrimenti si rischia di trovare esaurito, mentre invece gli accreditati si devono mettere in fila almeno un'ora prima, due ore se l'ospite è uno importante. Era interessante il format ideato da Antonio Monda: si intervista l'ospite (talvolta gli ospiti erano due) e si alterna l'intervista con clip dei film che ha diretto o in cui ha recitato. Anche a Venezia ci sono gli incontri con personaggi legati al mondo del cinema nello spazio Cinema nel Giardino sempre al Lido. Questi incontri sono gratuiti e gli ospiti non sono vip internazionali come quelli del festival del cinema di Roma, ma Giuseppe Tornatore si può benissimo considerare international. Questa volta vince decisamente Roma.
Veniamo adesso all'essenza dei festival: i film. A Venezia non trovi mai un buco tra una proiezione e l'altra. Alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia si possono trovare film che possono soddisfare il cinefilo sfrenato da quelli che sono in Concorso a quelli della sezione Orizzonti, senza dimenticare la sezione parallela delle Giornate degli Autori. Tra Orizzonti e le Giornate degli Autori puoi trovare film che, dopo averli visti, dici "ma che cazzo ho visto?" In ogni caso a Venezia trovi il Cinema con la C maiuscola e te lo vedi con il cast presente in sala. Questo vuol dire che puoi farti un selfie con il tuo attore/regista preferito e chiedergli l'autografo. Alla Festa del Cinema trovi film più fruibili al pubblico e solo qui puoi trovare in programma commedie e cinema di genere (ma quanto ha spaccato Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti?) con la sezione parallela Alice in Città per i bambini, ma senza le star e l'unica star internazionale presente in questo festival era Ellen Page. No, Jude Law non lo considero perché era già in questi giorni a Roma a fare il Papa per Sorrentino. Sono scelte di Antonio Monda, ma direi che sono scelte sbagliate visto un bilancio non proprio positivo di questa festival, anzi di questa festa. Come direbbe Arrow, "Antonio Monda, you have failed this festival."
Concludo dicendo che, quando è morto Wes Craven, Alberto Barbera ha deciso di omaggiarlo proiettando al festival il suo capolavoro: Nightmare. Invece il festival del cinema di Roma cosa ha mai fatto durante l'anniversario de Il ritorno al futuro? Si è limitato a massimo a mettere un cartonato della DeLorean sul red carpet. Invece di fare il red carpet con cinquanta youtubers, più i quattro attori (sempre se vogliamo chiamarli attori) di Game Therapy si poteva benissimo fare una proiezione del film di Zemeckis. Grande Giove!
Alla fin fine, in questa battaglia tra i festival abbiamo un vincitore ed è Venezia. Il leone ha prevalso sulla lupa.
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