venerdì 3 ottobre 2014

Batman Begins

Il tema principale del film è la paura.  Quando Ducard chiede a Bruce di cosa ha paura, il miliardario pensa all’omicidio dei suoi genitori.  Bruce, per sconfiggere la paura, decide di diventare paura e assume così come simbolo un pipistrello perché, come dice lui stesso,  se lui ha paura dei pipistrelli, anche i suoi avversari dovranno temerli.  Non a caso Nolan mette nel film un villain tematico,  lo Spaventapasseri che ha l’abilità di instillare le paure nelle persone.   Inoltre, Bruce capisce dal boss mafioso,  Carmine Falcone, che l’arma più potente è la paura. Attraverso questo tema Christopher Nolan narra le origini di Batman e lo fa con questo reboot, Batman Begins, il primo capitolo di una trilogia che vuole raccontare le origini di questo supereroe in un contesto realistico, a differenza del Batman di Tim Burton. Infatti, in tutta la trilogia ne’ lui ne’ i suoi avversari  hanno superpoteri. L’intero film è un viaggio drammaturgico di un uomo che alla fine diventa qualcun altro e sembra quasi che Nolan e Goyer per scrivere il film, oltre a prendere qualcosa dai fumetti come Anno Uno di Frank Miller, hanno preso molto da Il viaggio dell'eroe di Chris Vogler, libro che chiunque voglia scrivere sceneggiature dovrebbe conoscere. C’è molta introspezione e non  sembra neanche un film tratto dai fumetti visto che Batman compare circa un’ora dopo dall’inizio del film. Batman Begins  non narra semplicemente le origini di un eroe, ma soprattutto narra la storia di un uomo che deve sconfiggere le sue paure.  Questo concetto è molto simboleggiata dalla scena dove Bruce viene circondato dai pipistrelli nella caverna, aiutata dall’ottima fotografia di Wally Pfister e dalle musiche di Hans Zimmer. Tecnicamente, Il cavaliere oscuro  (The Dark Knight) è il capitolo migliore di tutta la trilogia, ma Batman Begins mi ha lasciato emotivamente qualcosa in più rispetto ai due sequel.  Sarà perché questo film mi insegna a superare la paura delle avversità. Perché cadiamo, signore? Per imparare a rimetterci in piedi

Nessun commento:

Posta un commento