lunedì 13 ottobre 2014

Una sola trama: Chi sono io?

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 L'altro giorno ho visto Amazing Spiderman, per intenderci quello di Marc Webb e con Andrew Garfield nel ruolo di Peter Parker/Spiderman. Non mi metterò a discutere sulla qualità del film, visto che rimango fedele allo Spiderman di Sam Raimi, ma voglio prendere in esame la scena finale. Miss Ritter, l'insegnante di letteratura di Peter, dice ai suoi studenti una cosa che fa davvero riflettere sulle storie che leggiamo o  vediamo.

I had a professor once who liked to tell his students that were only 10 different plots in all of fiction. Well, I'm here to tell you he was wrong. There is only one: "Who am I?"

Una volta avevo un professore che amava dire agli studenti che esistono solo 10 trame diverse in tutta la narrativa. Be, io sono qui per dirvi che si sbagliava. C'è ne soltanto una: "Chi sono io?"

Secondo un articolo del Sunday Morning Herald, il professore di Miss Ritter potrebbe essere  Philip Pullman, autore della famosa trilogia fantasy Queste oscure materie, poiché è colui che ha formulato questa teoria delle 10 trame diverse in tutta la narrativa: 1 Cenerentola (la figura oppressa rivela una forza nascosta); 2 Cappuccetto Rosso (la seduzione dell'innocenza); 3 La bella e la bestia (la trasformazione del mostro); 4 Romeo e Giulietta (il ragazzo incontra/perde la ragzza); 5 Tristano e Isotta (il triangolo amoroso); 6 Shane (l'incorrutibile salvatore che potrebbe essere etichettato come Jack Reacher o John McLane, poiché nessuno sotto i 30 anni ha visto Shane);  7 Psyco (l'orrore nel buio); 8 Orfeo ed Euridice (il tesoro perduto e non riguadagnato abbastanza); 9 Achille (la debolezza fatale); 10 Faust (il condannato affare). Maggiori approfondimenti nel suddetto articolo.

Prendiamo adesso l'ultima parte dell'affermazione di Miss Ritter. C'è ne soltanto una: "Chi sono io?" Questa solo trama è riconducibile probabilmente al monomito di Joseph Campbell, conosciuto anche come L'eroe dai mille volti, a cui si rifà poi Christopher Vogler per Il viaggio dell'eroe, libro che dovrebbe conoscere chiunque voglia diventare uno sceneggiatore.  Campbell, per questo monomito, che si ritrova in tutte le storie che leggiamo o vediamo, si era rifatto alle teorie di Jung sugli archetipi. Si può dire quindi che tutte le storie ci psicanalizzano.
   
La comprensione può essere di natura più profonda. Dopo essere scampati alla morte, qualche volta gli Eroi possono maturare una maggiore consapevolezza di sè. Vedono chi sono, il posto che occupano nell'ingranaggio, le volte in cui sono stati sciocchi od ostinati. Cade la benda che avevano sugli occhi e l'illusione della loro vita lascia il posto alla lucidità e alla verità. Forse non durerà a lungo, ma per un po' gli Eroi vedono sé stessi nitidamente.

In diversi film di generi diversi, come La migliore offerta, Spiderman Mulholland Drive, Into The Wild, Batman Begins, Strade Perdute, Una pura formalità, Memento, L'uomo senza sonno, Il signore degli anelli, Gli Spietati, Il re leone, Gran Torino, Shutter Island, ritroviamo questa consapevolezza di sé. La ritroviamo anche in serie televisive come Lost. I naufraghi, attraverso l'isola, arrivano a scoprire loro stessi. In Person of interest invece è diverso: non è l'eroe a scoprire chi è lui veramente, ma è la persona d'interesse dell'episodio.

Il lettore o lo spettatore troverà sempre nelle sue storie la risposta a questa domanda: chi sono io?


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